giovedì 18 novembre 2010

Solo il nucleare può salvarci


L’energia elettrica generata da carbone e gas continua a crescere e a prevalere rispetto a quella derivante da altre fonti. Questo il dato più evidente che emerge dal rapporto Weo, di cui ho letto sul blog newclear.

Si tratta di un documento presentato annualmente dall’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA), che analizza l’andamento incrementale dell’energia elettrica generata dalle varie fonti. In particolare, nel periodo che va dal 2000 al 2008, carbone e gas sono cresciuti molto di più rispetto alla fonti rinnovabili e al nucleare.
Rispetto alle rinnovabili, il carbone è cresciuto due volte e mezza in più, il gas una e mezza. Dato che trova immediatamente riscontro se si osserva che dal 1997 al 2009 le fonti prive di emissioni di CO2 sono passate dal 36,9 al 33,9 % (dati IEA). Questo significa che, nell’era della sostenibilità, si continua a fare ricorso in maniera massiccia proprio alle fonti tradizionalmente più inquinanti.

Eppure, lo sviluppo delle rinnovabili è stato agevolato in questi anni da cospicui incentivi:sempre secondo il Rapporto le energie “alternative” hanno ottenuto sussidi per 50 miliardi di dollari e la loro sostenibilità, per l’Agenzia, comporta sussidi fino a 200 miliardi di dollari nel 2035.
Anche il nucleare ha continuato a crescere, seppure in modo meno evidente rispetto a gas e carbone.Il fatto che in una fase in cui il tema ambiente è tornato in primo piano si continui a puntare soprattutto sulle fonti più “dannose” va tenuto in considerazione. Bisognerebbe iniziare un’inversione di tendenza a favore di altre risorse meno inquinanti.
Considerando l’enorme dispendio di denaro legato alle rinnovabili, la soluzione migliore sarebbe proprio il nucleare:ha emissioni di CO2 pari quasi a zero, oltre a essere sicuro e soprattutto meno costoso. Cosa stiamo aspettando, allora?

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