mercoledì 17 febbraio 2010

La rinascita del nucleare

Sulla rubrica di Beppe Severgnini ho letto una lettera "Nucleare: perché in Italia guardiamo sempre al passato?", a firma di Diego M. Stendardo, che racchiude molte delle solite critiche che si oppongono allo sviluppo del nucleare.
Al sig.Stendardo è evidentemente sfuggita la notizia dell'appoggio pubblico accordato dal Presidente degli Stati Uniti, giusto ieri, alla costruzione di 2 nuove unità nucleari a Burke, in Georgia. Un atto non estemporaneo, ma assolutamente coerente con la strategia enunciata da Obama nel recente Discorso sullo stato dell'Unione : "… we need more production, more efficiency, more incentives, and that means building a new generation of safe, clean nuclear power plants in this country."

Una chiara presa di posizione, in un contesto - quello americano - nel quale il nucleare non solo è vivo (104 reattori in funzione) ma ha già ripreso slancio (altro che "moribondo") da tempo: sono già state presentate richieste di costruzione per 28 nuovi impianti! Forse non è il caso di soffermarsi sulle analisi del 1985… chi è che guarda al passato?

Anche sui dati relativi alle emissioni di CO2 converrebbe informarsi meglio: anche considerando - come è giusto fare! - l'intero ciclo di vita dell'impianto e non solo l'emissione netta durante il funzionamento, a una centrale nucleare si possono associare 10-15 grammi di anidride carbonica per ogni kWh prodotto, contro i 360 g/kWh del più efficiente ciclo combinato a gas!! Ogni tanto alle parole tipo "poco" o "moltissimo" bisognerebbe affiancare le cifre e confrontarle tra loro…

I problemi di siccità nel 2003 ci sono stati, vero, ma non mi pare che la Francia la Spagna o la Germania abbiano rinunciato ad usare i loro (nell'insieme) 84 (!!) reattori … la Francia produce il 76% della sua energia elettrica col nucleare, la "verde" Germania il 28% (e un altro 40% abbondante col carbone, per la cronaca).

Lo stoccaggio è un tema rilevante, ma le soluzioni ci sono e Paesi come sono la Finlandia – che ha già iniziato i lavori – la Svezia, la Svizzera le stanno mettendo in pratica.

In ultimo un commento sulle paure legate al terrorismo. Nel mondo sono già in funzione 436 reattori, e chissà quante centinaia di siti contenenti materiale fissile militare e non: i malintenzionati non hanno certo bisogno di aspettare altri 10 anni per procurarsi materiale radioattivo nelle future centrali italiane ...

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