giovedì 19 novembre 2009

Tu da che parte stai?

Un commento anonimo mi chiede se sono "di parte", perchè non condivido le iniziative di Grillo.
E allora a proposito del stare o non stare dalla parte di qualcuno, o di qualche idea, o ideologia, riporto l'estratto di questo post. Per chi ha tempo, merita di essere letto per intero:

"...Potrei andare avanti a lungo sugli esempi di negazionismo e revisionismo associati ai soli problemi energetici e ambientali: sembra che il revisionismo sia il grande sport del ventesimo e ventunesimo secolo applicato a molti aspetti della vita civile. Direi della vita “incivile” perché il progresso richiederebbe una grande operazione di ricerca della vera-verità anche nel campo scientifico e tecnologico e la fine del chiacchiericcio che esplode intorno ad ogni nuovo o vecchio aspetto, amplificato dai giornali, dalle televisioni e da Internet spesso disposti a credere chiunque sia in cerca di qualche visibilità con idee anche strampalate.
Io da che parte sto?


Stiamo vivendo in un’epoca in cui, come diceva Mao, al buio tutti i gatti sono grigi. Ci deve essere allora qualche guida che aiuta a districarsi nella selva di semi-verità e di semi-menzogne. Purtroppo la risposta non va cercata nei computers, nelle riviste o nei trattati, ma nella propria testa, nello sforzo di conoscenza e di approfondimento diretto dei fatti, nella verifica delle notizie alla luce dei valori che ciascuno porta nel proprio cuore...
"

Scritto da Giorgio Nebbia su Rinnovabili.it

5 commenti:

  1. Ma si parla di filosofia o di REALTA'? La verità su questo schifo di società è da cercare nell'INFORMAZIONE e Grillo è uno dei pochissimi che ci dice le cose come stanno. Lui ha le PALLE (che tu evidentemente non hai) per scagliarsi contro il sistema e per cercare di cambiarlo.
    Mi vergogno come essere umano che esistano delle persone apparentemente libere (?) che non sono in grado di capire queste cose. Giustifico di più i vari Fede e Vespa che sono a libro paga ma tu dovresti veramente chiudere il blog, prenderti qualche anno di tempo per capire qual'è il tuo grado di utilità per questa società e poi forse potrai commentare quello che fa Grillo.
    P.S. Dimenticavo, si vede chiaramente che sei INVIDIOSO ;)

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  2. Gentile anonimo,
    ognuno è libero di esprimere la propria opinione, ma visto che lo stai facendo in spazi altrui, potresti almeno firmati. Riguardo al resto che scrivi, non credo che valga risponderti. :-)

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  3. Beh! Io invece Beppe Grillo proprio non lo reggo più. E un comico bravo, e come tale lo trovo simpatico e mi fa ridere. Ma come comico. Stop.
    Quando invece parla di cose serie spesso mi deprime (spesso, che non vuol dire sempre, ma la maggioranza delle volte si). Perché parla di argomenti dannatamente seri banalizzandoli in maniera pericolosa.
    Stringi stringi, alla base di ogni sua richiesta c’è una sola visione: questa società è malata e sbagliata, ne vogliamo una nuova, pulita, buona e giusta, e possiamo averla facilmente, subito, qui e ora. Basta mettere sul tetto qualche pannello fotovoltaico, fare la raccolta differenziata, rifiutare i concimi chimici e l’orribile agricoltura estensiva e farci ognuno un orticello. E simili.

    Intendiamoci, non dico che Grillo abbia torto sempre. Dico che ignora sistematicamente il nocciolo delle questioni: la complessità.
    Lui fa sempre e solo discorsi ed esempi semplici. Del tipo: "Italiani! basta con questa schifezza! A Vattelappesca hanno risolto il problema dei rifiuti senza inceneritori, senza discariche, senza pagare tasse sui rifiuti, anzi ci guadagnano".
    Solo che a Vattelappesa vivono 2000 persone che beneficiano dell’appoggio diretto e indiretto di un intero Stato. Sarà possibile estendere le stesse soluzioni, con gli stessi risultati, a 20, 30 o 40 milioni di persone?

    Altro esempio: "Italiani! Nel paesino Chedicoio hanno risolto il problema dell’energia con il riscaldamento a legna, i pannelli fotovoltaici, le pompe geotermiche e la bioedilizia. Facciamo anche noi lo stesso".
    Ma sarà possibile estendere le stesse soluzioni, non dico a 50 milioni di abitanti, ma semplicemente ad una sola città come Milano?

    Le soluzioni di Grillo vanno bene per una società di tipo agricolo che è finita ai tempi di suo nonno. Ma qualcuno gli ricordi che suo nonno è nato in una casa senza servizi igienici (la si faceva nella stalla o nel pitale, gettando poi il tutto dalla finestra), senza acqua corrente, con una sola lampadina per stanza, patendo il freddo d'inverno e il caldo d'estate, mangiando prevalentemente polenta al Nord e pasta al Sud, senza conoscere il concetto di vacanza e arrivando a tarda età con il ricordo di una lunga schiera di figli, fratelli e parenti morti da fanciulli o comunque in giovane età per una infinità di malattie.
    E soprattutto qualcuno gli ricordi che ormai siamo oltre 6,6 miliardi di persone, tutte con la voglia di studiare, viaggiare e vivere a lungo e bene.

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  4. Ben detto Valter!!! Forse Grillo non guadagnava abbastanza a fare il comico...

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  5. Rispondo a Valter perchè è l'unico che ha detto cose sensate ma sostanzialmente sbagliate. E' vero che Grillo "semplifica" alcuni argomenti particolarmente seri e complessi ma dobbiamo ricordarci di due cose, la prima è che lui è un comico, anzi un intrattenitore e per questo deve saper coinvolgere il pubblico e non si puo permettere di entrare nel tecnico e nello specifico. La seconda è perchè lui vuole sollevare delle problematiche che, se non fosse per lui e pochi altri, non ne verremmo mai a conoscenza. Stara (o dovrebbe stare) ad altri approfondire i discorsi ed intervenire opportunamente.
    Per questo credo che qualsiasi persona LIBERA non possa che essere grata a Grillo per quello che fa per noi.

    Purtroppo in Italia ci sono troppi ignoranti che parlano di politica come stessero parlando di calcio e così inevitabilmente cadono nell'errore di criticare o elogiare A PRESCINDERE DA QUELLO CHE VIENE DETTO.

    Inoltre è pieno di invidiosi per il successo che ha raggiunto e per i soldi che ha fatto. Sta gentucola accetta serenamente che ci siano politici iperpagati che glielo mettono SILENZIOSAMENTE nel sedere tutti i giorni ma non tollerano assolutamente che qualcuno li svegli dal loro torpore e che lo faccia anche guadagnandoci.
    Vogliono essere lasciati nella loro ignoranza, lasciati in pace nel loro menefreghismo salvo poi frignare e battere i piedi quando le sfighe colpiscono loro.

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