martedì 3 novembre 2009

Si sta lavorando per un nucleare sicuro: ecco la prova

Le autorità di sicurezza nucleare di Finlandia, Regno Unito e Francia hanno sollevato dei dubbi in merito alla sicurezza garantita dai sistemi di “comando/controllo” dei reattori EPR attualmente in costruzione in Finlandia, in Francia e progettati in Gran Bretagna (quindi parliamo di prototipi). In altre parole, secondo le tre Autorità, i sistemi di emergenza della centrale hanno ancora delle parti in comune con i normali sistemi di gestione, cosa da evitare per avere il massimo di sicurezza in caso di incidente. Pertanto le tre Autorità «hanno chiesto ai gestori e al fabbricante di migliorare la concezione iniziale dell’EPR» e, precisa il comunicato «i gestori e Areva (la società che ha progettato e realizza le centrali – ndr) hanno convenuto di effettuare modifiche all’architettura del progetto dell’EPR, che saranno esaminate dalle Autorità di Sicurezza».

Una notizia che si è subito prestata a sostenere affermazioni generiche del tipo: “I reattori EPR non sono abbastanza sicuri”, o addirittura “Autorità di sicurezza di 3 Paesi bocciano il reattore EPR” (Apcom), tralasciando, quello che per me è il nocciolo della questione: l’industria nucleare è estremamente attenta alla sicurezza e sta lavorando per accrescerla.

Inoltre, questa vicenda testimonia ancora una volta come quello nucleare sia in assoluto il settore industriale con il maggior livello di garanzie. Le normative sulla sicurezza e sulla radioprotezione che lo regolano sono sviluppate da organismi internazionali e sono applicate a tutti i livelli in un contesto di controllo continuo. Non solo: in Italia, dove è prevista l’adozione di reattori EPR per il rilancio del nucleare, non avremo i problemi che stanno risolvendo francesi e finlandesi, garantendoci così ulteriormente sul piano della affidabilità di esercizio e della sicurezza generale. E anche dandoci una mano a ridurre i costi.

Insomma, quale altro settore industriale si avvicina ad un tale livello di garanzie? Anche in fase di esercizio, qualunque malfunzionamento o evento anomalo che si verifichi presso un qualsiasi impianto nucleare di qualsiasi Paese del mondo deve essere immediatamente notificato alle Agenzie internazionali di controllo, che hanno il potere di disporre accertamenti indipendenti da quelli disposti in sede nazionale.

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