venerdì 6 novembre 2009

Nucleare: due generazioni a confronto

Delle centrali di III generazione non ne esiste ancora una in servizio. Dopo quasi 20 anni di studi e ricerche sono ora in costruzione i primi esemplari. È dunque del tutto falso presentarle come progetti obsoleti: si tratta in realtà di tecnologie nuove e d’avanguardia.

Tra tutte le obiezioni al nucleare, quella che non si debbano fare centrali di III generazione perché a breve ci saranno quelle di IV, più sicure e con meno problemi di rifiuti da smaltire, è quella che più seriamente assomiglia ad una stupidaggine. Esattamente come se qualcuno, pur avendo la necessità di cambiare la propria auto, si rifiutasse di scegliere uno dei modelli in commercio perché "tra qualche anno verranno realizzati modelli innovativi, quindi meglio aspettare". In realtà noi compriamo macchine e prodotti, quando ne abbiamo bisogno scegliendo il migliore "prototipo" disponibile sul mercato attuale.

Le centrali di IV generazione fanno ancora parte del mondo dei buoni propositi. Non solo non esistono, ma non ne sono ancora state definite le caratteristiche tecniche. Nella migliore delle ipotesi, se cioè la ricerca avrà il successo che ci si auspica, vedremo i primi prototipi per il 2030, e la prima centrale in servizio commerciale per il 2040 o giù di lì.

Le centrali di III generazione sono una evoluzione dei reattori esistenti. Certamente presentano qualche punto interrogativo (ancora da verificare sperimentalmente), ma offrono un livello di sicurezza enormemente maggiore dei circa 440 reattori attualmente in servizio nel mondo. Con i reattori di IV generazione, invece, è un po’ un salto nel buio. A livello internazionale sono stati individuati 6 tipologie di reattori meritevoli di appartenere alla IV generazione, ma non sappiamo se si potranno realizzare le caratteristiche che sono state ipotizzate nel concepirli. In particolare, nei casi in cui è prevista la messa a punto di combustibili di nuova concezione, che richiedono tempi molto lunghi con risultati non garantiti, le probabilità di insuccesso sono tutt'altro che remote.

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