martedì 21 settembre 2010

La centrale nucleare è una medicina?

Lo riconosco, il titolo è un po' provocatorio, però questo post è un invito alla riflessione, provando a ribaltare i soliti luoghi comuni che alimentano l'opposizione al ritorno al nucleare.
Lo studio tedesco di cui si è parlato alla trasmissione "presa diretta" non evidenzia relazioni di causa ed effetto fra centrali nucleari e leucemie. Anche perché ammette la possibilità che nei casi esaminati possano essere entrati in gioco altri fattori.

Eppure lo studio viene citato per dire che le centrali fanno venire il cancro.

Con questo metodo si potrebbero dimostrare tanti risultati paradossali. Per esempio che le centrali nucleari non solo non causano tumori, ma anzi ne riducono il rischio. Assurdo? Vediamo: l’Italia è l’unico grande Paese europeo senza centrali nucleari. Eppure il tasso italiano di leucemie infantili è superiore a quello di tutti gli altri Paesi europei. Lo dimostra lo studio “Children’s Health and the Environment in Europe: a Baseline Assessment”, realizzato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (quindi difficilmente influenzato da eventuali lobby nucleari). Lo studio afferma infatti che la percentuale di leucemie fra i bambini sotto i 15 anni è nettamente più alta in Italia che in tutti gli altri Paesi europei, in particolare rispetto a quelli dotati di centrali nucleari.

Evidentemente, in Inghilterra, Francia, Germania, Svezia, Spagna, eccetera, le centrali nucleari in qualche modo proteggono i bambini dalle leucemie. Dunque, siamo punto e a capo!

1 commento:

  1. Mi sembra di aver capito che il Kikk studium ha preso in considerazione un raggio di 5 km intorno alle centrali nucleari e ha dimostrato che in quel raggio i casi di leucemia infantile è oltre 3 volte quello normale della Germania. I casi di leucemia infantile in Italia spero proprio che non siano oltre 3 volte quelli della Germania. Ciao

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