martedì 14 settembre 2010

Il nucleare e la salute: rischi reali e bufale

La Germania allunga la vita delle centrali e gli antinuclearisti tornano alla ribalta con uno studio commissionato nel 2007 e presentato pubblicamente: l'"Epidemiological Study on Childhood Cancer in the Vicinity of Nuclear Power Plants", ossia il KiKK. In sintesi si trattava di una ricerca che denunciava una correlazione statistica tra la prossimità della residenza di una persona ad una centrale nucleare, al momento della diagnosi, e il rischio del soggetto a contrarre cancro (o leucemia) nei primi cinque anni di vita.

Lo studio fece brevemente il giro del mondo, tanto che il Ministero dell’Ambiente tedesco istituì una commissione internazionale, costituita da 8 ricercatori, inglesi, tedeschi e francesi soprattutto epidemiologi e radiologi. La commissione concluse che lo studio KiKK aveva numerosi deficit metodologici, soprattutto al riguardo della determinazione dell’esposizione alle radiazioni e della valutazione dei fattori biologici di rischio e pertanto non aveva alcun valore scientifico. Le valutazioni radio-ecologiche della commissione internazionale hanno indicato che l’esposizione a radiazioni derivanti dalla vicinanza degli impianti nucleari non poteva assolutamente spiegare i risultati evidenziati dallo studio KiKK.

L’esposizione ad una radiazione aggiuntiva causata dalla centrale nucleare, che effettivamente esiste ma è molto bassa, avrebbe dovuto essere di almeno mille volte superiore rispetto a quello che effettivamente è stato evidenziato nello studio KiKK per causare le leucemie che ha causato. Va sottolineato che la radioattività rilasciata nell’ambiente da una centrale nucleare è pari a circa un venticinquesimo della radioattività scaricata da un impianto a carbone di pari potenza.

Mai che succeda che uno dei tanti gruppi antinucleare si metta a far gli stessi rilievi su centrali a gas per poi comparare i risultati, troppo difficile e troppa paura immagino, e si che tecnicamente non ci vuole molto, se sono in grado di farlo per le centrali nucleari che problema c’è nel farlo pure per le altre?

Per approfondimenti Energy Mix
E qui: "In uno sforzo divulgativo e nell'intento di offrire una sintetica rassegna dello stato attuale della conoscenza scientifica in materia, il Forum Medizin und Energie, associazione elvetica che raggruppa diverse centinaia di medici, ha esaminato gli studi finora condotti, pubblicando le sue considerazioni nell'opuscolo “Leucemie infantili e centrali nucleari: è giusto preoccuparsi?

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