mercoledì 4 agosto 2010

Ancora su Veronesi e il nucleare...

Ne Il Giornale di lunedì 26 luglio, Mario Capanna incita il Prof. Veronesi a non assumersi la responsabilità della presidenza dell’Agenzia per la sicurezza nucleare. Per convincere l’eminente scienziato, Capanna tira fuori le solite banalità: “le centrali producono scorie di plutonio, materiale che non esiste in natura e ha tempi di dimezzamento della radioattività pari a 24.300 anni – resta dunque altamente inquinante per 240.000 anni. Vorrebbe, l’illustre oncologo , dire gentilmente dove le conserveremmo, in condizioni di reale sicurezza, in un paese ad alta sismicità come il nostro?”. Capanna afferma, inoltre, che il solare è la nostra soluzione, e che i soldi ci sono, come affermato dal Premio Nobel Rubbia e come, viceversa, messo in dubbio dal Prof. Veronesi.

Lo sa, il nostro esperto di problemi energetici, che se TUTTA l’energia elettrica in Italia fosse prodotta col nucleare, le scorie ad alta attività coprirebbero un campo da tennis per l’altezza di un metro? Ha mai fatto, il Capanna, un giro in Giappone per vedere i 54 reattori funzionanti senza un incidente anche in presenza di forti terremoti?

Il solare alla Rubbia è certamente interessante per piccoli impianti e dove non piove mai. L’impianto solare “Archimede”, inaugurato da poco vicino a Siracusa, dovrebbe, con i suoi 5 MW di potenza, essere sinergico e complementare alla vicina centrale a gas da 760 MW. Tenendo conto del fattore di utilizzo della centrale solare (20%) e di quella a gas (90%), risulta che la centrale alla Rubbia produce 1 e quella a gas produce 700! E si parla di complementarietà tra le due? Ridicolo. Spero proprio che il Prof. Veronesi accetti la direzione dell’Agenzia del nucleare e faccia piazza pulita di tutti questi pastorelli e pastorelle della Novella Arcadia, solo impedimento al moderno sviluppo del nostro Paese.

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