domenica 22 agosto 2010

Germania: 40 big per sostenere il nucleare

Rivolta di grandi manager e di personalità dello sport e dei media contro la politica energetica di Angela Merkel, che penalizza il nucleare e aumenta la tassa ecologica. In un "Appello per la politica energetica", pubblicato con inserzioni a tutta pagina sui grandi quotidiani tedeschi, oltre 40 protagonisti dell'economia nazionale invitano il cancelliere a non rinunciare al nucleare come fonte di energia e bocciano l'idea di tassare le 17 centrali atomiche tedesche in cambio di un rinvio della loro chiusura.

Tra i firmatari del clamoroso "appello dei 40" figurano, oltre ai responsabili dei grossi colossi energetici, anche il presidente di Deutsche Bank, Josef Ackermann, il presidente di Deutsche Bahn, le ferrovie tedesche, Ruediger Grube, i responsabili di colossi industriali come Bayer, Basf e Thyssen-Krupp, ma anche della distribuzione come Metro e perfino un grande ex calciatore ora tecnico della nazionale come Oliver Bierhoff. Nell'appello si chiede che, parallelamente all'ampliamento delle energie rinnovabili, si continui a mantenere la produzione elettrica basata sull'uso del carbone e del nucleare. Con lo slogan "Coraggio e realismo per il futuro energetico della Germania", i firmatari fanno presente che in gioco ci sono "la sicurezza di approvigionamenti vitali e il futuro della Germania". Nell'appello si concorda sul fatto che "il futuro appartiene alle energie rinnovabili e prive di CO2", ma questa evoluzione non puo' essere realizzata dall'oggi all'indomani. "Per una fornitura di energia sicura, pulita e soprattutto economicamente sopportabile", scrivono i manager, "non si puo' rinunciare per un lungo periodo alla produzione a costi ridotti basata sul carbone e sul nucleare". "Un'uscita troppo rapida da questi due tipi di produzione energetica distruggerebbe miliardi di capitale a spese dell'ambiente, dell'economia e della gente del nostro Paese", avvertono.

Fonte

Nessun commento:

Posta un commento