mercoledì 2 dicembre 2009

Energia spiegata

Gli argomenti classici anti-nucleare di Greenpeace, Legambiente, WWF etc…. sono molto discutibili, anche senza molto sforzo, ma non è questo il punto.
Tanto per dirne una, il costo del kWh nucleare che il dott. Onufrio, direttore di Greenpeace Italia, indicava in 0,14€/kWh. Dalle sue risposte è emerso che il calcolo dei costi finanziari della centrale era stato fatto come se per l’intero costo di costruzione si fosse chiesto un mutuo industriale da ripagare in 15 anni (!!!). È naturale che se i conti li fai così il kWh ti costa 0,14€ per i primi 15 anni, però si è dimenticato di dire che poi per almeno altri 25 anni la centrale produrrebbe energia al costo di 0,03€/kWh.

Ma non è questo il punto, qui non si ha ragione perché si ha dalla propria parte i libri di fisica, qui purtroppo non si ha ragione con le pur correttissime eccezioni punto per punto che Chicco Testa pone alle esternazioni del direttore di Greenpeace o di Grillo o di chiunque altro….. la questione è più che altro psicologica. Non si risolve quindi ‘istruendo’ ma comunicando e rassicurando.

L’opinione pubblica va conquistata con lo stesso metodo che usano questi personaggi, ma a differenza di Grillo&Co, dicendo la verità. Mi ricordo che un generale americano, incalzato dalle proteste per la pericolosità dell’uranio impoverito, in uno studio televisivo ha tirato fuori dalla giacca un proiettile di U238 per far capire meglio che con due ore di discorsi che l’uranio 238 è molto poco radioattivo, che lo puoi tenere in tasca senza problemi e che è pericoloso solo se inalato. Altro esempio, in una trasmissione francese tipo ‘Report’ un dirigente di Areva incalzato da una giornalista d’assalto che gli aveva messo di fronte un contenitore schermato (e piuttosto minaccioso) che conteneva un sacchetto con qualche etto di terra contaminata da residui di estrazione dell’uranio naturale (comunque al massimo qualche migliaio di Bq/kg) ha reagito, fregando la giornalista, prendendo il sacchetto in mano e dicendo che non è affatto pericoloso se si maneggia per un tempo limitato ecc…

Se in Italia in televisione ci si mette a parlare di TWh, di U235-U238, di decadimento radioattivo delle scorie… in pochissimi capiscono ed in molti cambiano canale. Bisogna cercare di comunicare bene e cercare di vincere i pregiudizi inculcati nelle persone da 25 anni di disinformazione sul nucleare. Esempio fatto a braccio: Immaginiamo un barattolo di plastica pieno per metà di benzina ed un barattolo d’acciaio pieno per la metà di acqua, mettiamo in tutti e due un cubetto di polistirolo con infilato un fiammifero acceso. Abbiamo così rappresentato la stessa differenza che c’è tra Chernobyl e le centrali occidentali moderne.

Quanto scritto sopra non sono parole mie, ma riportate da gbettanini, che è intervenuto a commentare qui. Spero che per questo non me ne voglia, ma condivido pienamente quanto riporta e credo solo questa possa essere la strada per capire l'energia e perchè abbiamo bisogno di investire nuovamente sul nucleare. Un nucleare chiaro e trasparente.

Nessun commento:

Posta un commento