martedì 27 luglio 2010

La Dottrina sociale della Chiesa e l'energia nucleare

È questo il tema trattato dall'Arcivescovo di Trieste Giampaolo Crepaldi concludendo i lavori del Convegno organizzato dalla Sogin "La sicurezza nucleare: un bene comune" tenutosi a Trieste venerdì 16 luglio.

Nel suo intervento di chiusura l'Arcivescovo Giampaolo Crepaldi che è anche Presidente dell'Osservatorio Internazionale Cardinale Van Thuân sulla Dottrina sociale della Chiesa, ha risposto alla fatidica domanda: La dottrina sociale della Chiesa condanna l'energia nucleare?

Lo ha fatto in tre tempi. Prima di tutto ricordando che «la Santa Sede è tra i fondatori dell’AIEA, l’agenzia dell’ONU per l’energia nucleare e che lo Statuto di questo organismo, accettato anche dalla Santa Sede quale membro fondatore, dice che l’energia nucleare è un diritto inalienabile per lo sviluppo economico e sociale».

In secondo luogo l'Arcivescovo ha sottolineato che «la Santa Sede ha sempre condannato l’uso militare dell’energia nucleare e, dando il proprio contributo ai Trattati di non proliferazione delle armi nucleari di cui ha chiesto innumerevoli volte il progressivo smantellamento fino alla loro eliminazione totale, ha anche ribadito ripetutamente la necessità di utilizzare in favore dello sviluppo dei paesi poveri le risorse energetiche che derivano dall’attuazione dei trattati sul disarmo nucleare. Questa posizione è stata per esempio affermata recentemente da Benedetto XVI nel Messaggio per la Giornata mondiale della Pace del 2006». Infine egli ha ricordato quanto affermato dal Cardinale Renato Raffaele Martino, allora presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace:

"Perché precludere l’applicazione pacifica della tecnologia nucleare? Assicurata la sicurezza degli impianti e dei depositi; regolati in maniera severa la produzione, la distribuzione e il commercio di energia nucleare, mi sembra vi siano i presupposti per una politica energetica «integrata», che contempli quindi, accanto a forme di energia pulita, anche l’energia nucleare».


Questo articolo è tratto da Vanthuanobservatory, dove è possibile accedere anche alla versione integrale dell’intervento del Mons. Crepaldi.

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