mercoledì 28 luglio 2010

Attendendo Veronesi, nasce il Forum italiano

Ci sono date, giorni, azioni, destinate a segnare un solco importante nella storia e in essa a rimanerci, perché segnano un passaggio determinate per il futuro e il progresso di un Paese intero. La data di ieri ha segnato un passaggio importante, forse ufficialmente determinante, per la “nuclearizzazione” dell’Italia, che nel giro di un quinquennio si metterà al passo, dal punto di vista dello sviluppo economico, produttivo ed energetico, con le altre potenze europee e mondiali.

E’ nato ieri mattina il ’Forum nucleare italiano’ che riunisce imprese, università, forze sociali e associazioni; presidente è stato nominato Chicco Testa, che negli anni’80, nell’immediato del disastro di Cernobyl, appoggiò la campagna ambientalista antinucleare ma che da tempo ha modificato le sue posizioni. “Con il Forum nucleare italiano - ha spiegato Testa - nasce anche in Italia uno spazio di informazione, dialogo e collaborazione che accompagnerà il Paese in un percorso cruciale per il proprio futuro energetico, tecnologico e di sviluppo”.
Tre i principali obiettivi del Forum: contribuire alla ripresa del dibattito pubblico sullo sviluppo dell’energia nucleare in Italia; favorire la conoscenza dell’opzione nucleare; rappresentare un centro di divulgazione di una informazione tecnico-scientifica “trasparente e accessibile”.

E al d-day del “Forum nucleare” hanno partecipato i vertici dell’Enel e quelli del governo; e a rappresentare l’esecutivo vi era il ministro per l’Ambiente, ormai diventata anche per la Politica nucleare, Stefania Prestigiacomo. Il ministro è intervenuto, dicendo basta “alle crociate retoriche che non hanno permesso una discussione sul nucleare in Italia”; ora, invece, i tempi sono decisamente maturi e “ad una cultura ambientalista dogmatica si sta affiancando validamente una cultura ambientalista pragmatica”.

Per l’Italia, Stefania Prestigiacomo vede la necessità, quindi, di “scelte consapevoli che consentano il ritorno al nucleare”, con le massime garanzie di sicurezza (accordi con Francia, Slovenia e Usa), con le migliori tecnologie esistenti e con il consenso di territori informati. Da qui l’importanza del Forum, “importante perché - ha concluso - va in una direzione moderna e responsabile, soprattutto non ideologica”.

Direzione moderna e responsabile, evidentemente non combaciano con la carta d’identità del Partito democratico che ha posto lapalissiana contrarietà anche alla nomina di Umberto Veronesi, ex ministro della Salute “prodiano”, alla presidenza dell“Agenzia sulla sicurezza nucleare. Nomina su cui è ritornata la Prestigiacomo, che ribadisce l’amarezza sua e del governo per ” le reazioni scomposte a a scelta bipartisan nella direzione di una figura autorevole di indiscutibile esperienza“. In merito alla nascita del Forum nucleare italiano Prestigiacomo ha parlato di una ”iniziativa importante“ che vede come presidente un ex ambientalista e ex presidente di Legambiente, Chicco Testa, ”che ha cambiato idea sul nucleare“.

Fonte: L'Opinione

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