Centrali nucleari per liberarsi dalla schiavitù energetica. E’ l’appello del professor Antonino Zichichi, oggi a Savona per un incontro presso la sala convegni dell’Unione Industriali. In quattro anni si potrebbero costruire centrali e ne basterebbero una decina per soddisfare il fabbisogno nazionale, a patto di una “politica forte”.Realizzare le centrali nucleari in Italia, ha detto Zichichi, significa “liberarsi dalla schiavitù in cui l’Italia è piombata quando ha rinunciato alla grande invenzione di Fermi. Anche perché se scoppiasse una crisi energetica mondiale, saremmo costretti a tornare all’età della pietra”.
Per evitare disastri come quello avvenuto a Chernobyl, secondo lo scienziato è necessario assegnare la gestione a persone competenti, spezzando il sistema della raccomandazione politica (“il direttore della centrale di Chernobyl era un raccomandato politico ma incompetente”) ed ha sottolineato come l’energia nucleare dei nostri posteri non sarà a fissione, ma a fusione.
“Quando finiranno le fonti di approvigionamento energetico tradizionale legate al carbone e al petrolio l’Italia che farà? Tornerà all’età della pietra?” si chiede Zichichi. Il problema per il noto professore è solo di carattere culturale: “Noi conosciamo il nucleare solo per Hiroshima, Nagasaki e l’incidente di Cernobyl. Quest’ultimo provocato da un errore umano da parte di raccomandati politici che lavoravano nella centrale sovietica”.
“Quindi il nucleare sì, perché è energia pulita e a basso costo. A patto però che la sua gestione venga affidata a scienziati veri e a personale capace”.
a parte il fatto che zichichi e' l'ultimo che puo' parlare di raccomandazioni (non ha una sola pubblicazione seria al suo attivo, e' un personaggio mediatico creato dalla dc e dalla chiesa, con cui va a braccetto)...
RispondiEliminaLe nomine di quel comparto saranno sempre per raccomandazione politica perche' il nucleare stesso e' una imposizione politico-militare atta ad avere prodotti di scarto usabili per la costruzione di armi e a creare una visione centralizzata e militarizzata della societa' (mega-centrale unica con pochìissima trasparenza, segreto di stato, protezione militare del sito - piuttosto esteso, imposizione con l'esercito della dislocazione dei siti). La prova sono le recenti nomine per l'agenzia ed il segreto nella scelta dei siti.
Zichichi e' contraddittorio quando afferma che il futuro e' la fusione (ed e' verissimo questo, basti pensare ai lavori di Cadarache), ma vuole che ci imbarchiamo nella costruzione decennale (ma foss'anche quinquennale) di pericolosi bidoni a fissione che producono, quand'anche non fossero pericolosi, scorie non smaltibili se non con sversamenti criminali (non odorano, ma dopo cinque anni in discarica leucemie e tumori sono garantiti).