lunedì 8 marzo 2010

Il rinascimento nucleare parte dalla Cina

Il rinascimento nucleare è iniziato. E fin qui nessuna novità: è da tempo che se ne parla, e sono molti i Paesi che stanno tornando al nucleare o stanno avviando un programma per la prima volta. «Gli scettici che negano l’idea del rinascimento nucleare ignorano la tendenza attuale: ci sono 53 reattori in costruzione nel mondo, e molti di questi saranno operativi entro la metà di questo decennio», ha dichiarato Jerry Grandey, presidente della Cameco, una delle più importanti società minerarie dell’uranio.

Secondo Grandey però il dato nuovo è lo spostamento verso est del baricentro: i programmi nucleari più ambiziosi sono quelli dei Paesi asiatici, a partire dalla Cina che vuole costruire 20 nuove centrali entro il 2020. E la Corea del Sud sta diventando sempre più aggressiva sul mercato globale dei reattori.

Grandey esibisce come controprova del rinascimento i dati della sua società: il 2009 è stato un anno da record per la Cameco, con guadagni netti di 1,1 miliardi di dollari (800 milioni di euro); le 5 miniere che gestisce hanno fatto registrare una produzione superiore alle aspettative.

E per il futuro, Grandey si aspetta affari ancora più ricchi: «Il nostro scopo è raddoppiare la produzione annuale, per sostenere il rinascimento nucleare in atto».

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