lunedì 26 aprile 2010

Più nucleare buono, meno nucleare cattivo: Patrick Moore su the Huffington post

Oltre a celebrare il suo 40° anniversario, l’edizione del ‘Earth Day’ di quest’anno è speciale anche per un altro motivo: sul fronte del nucleare, il 2010 è un anno positivo sia per l’ambiente che per la pace nel mondo.

All’inizio dell’anno il presidente Obama ha sbloccato i fondi per la costruzione di due centrali nucleari, le prime nuove centrali americane in 30 anni. Un fatto positivo per l’ambiente perché ogni centrale nucleare equivale a due generatori alimentati a carbone in meno. Il che significa grandi riduzioni di emissioni di gas ad effetto serra e meno inquinamento nell’aria.

Nel suo discorso a favore della centrale Vogtle, il Presidente è stato chiaro: “L’energia nucleare è la fonte principale per produrre energia senza emissioni di CO2. Questa centrale, per esempio, in un anno produrrà 16milioni di tonnellate di CO2 in meno paragonata a una centrale a carbone simile. Ciò equivale a togliere 3,5milioni di vetture dalla strada.”

L’altra faccia del nucleare è stata affrontata durante il Nuclear Security Summit, la più grande riunione di leader mondiali tenuta negli Stati Uniti sin dalla fondazione delle Nazioni Unite nel 1945. Qualche giorno prima del Summit, Obama ed il Presidente Russo Dmitry Medvedev avevano firmato un nuovo trattato per la riduzione di armi strategiche, approvando la riduzione del 30% delle armi nucleari attive e annunciando lo smaltimento di 34 tonnellate di plutonio ognuno, equivalenti a 17mila testate nucleari in meno.

Il 40° anniversario del Earth Day va dunque ricordato anche per gli sviluppi positivi del nucleare a favore dell’ambiente, per l’utilizzo della tecnologia nucleare per scopi pacifici e per la riduzione della minaccia di una guerra nucleare.


Fonte: The huffingtonpost

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