lunedì 25 gennaio 2010

Di quale energia abbiamo bisogno?


















L’assioma di base sembra essere, passando attraverso l’accordo del 20 20 20, la combinazione tra energie: petrolio, gas, carbone, energie rinnovabili, senza dimenticare il nucleare che, dopo le recenti disposizioni del Governo, la Legge 23.07.2009 n.99, ritroviamo d’attualità nei mass media italiani.

Il contesto è particolare visto il referendum del 1987, vero punto di svolta senza paragoni internazionali. Ma se al mondo ci sono circa 440 reattori nucleari attivi, 104 solo negli USA mentre il 76% dei consumi energetici francesi sono soddisfatti mediante i 59 reattori nucleari, in Italia la crescente discussione è appiattita su una domanda che pensiamo sbagliata. Sopratutto assistendo al dibattito dalla Slovacchia, paese che ha accettato l’energia nucleare.

Noi crediamo che la domanda sul nucleare non sia la tipica -Nucleare si o no?- perché, la risposta in questo caso sarebbe dettata dai forti ricordi di Chernobyl dove l’immaginario legato al nucleare è da emergenza. Forse la domanda è più complessa: in un contesto globale, e alla luce del necessario approvvigionamento energico, quali sono le opzioni?
Quali energie sono disponibili? Quali sono i pro e i contro di ogni energia? E i costi, ambientali ed economici?

La questione energetica non può essere affrontata con semplificazioni perché tocca direttamente questioni di sicurezza e indipendenza e la risposta è senz’altro complessa, perché complesso è il sistema su cui riflettere. In Italia la dipendenza dalle fonti fossili rappresenta un problema a livello economico, politico e ambientale. L’Italia dipende dalle importazioni, a costo di una bolletta superiore del 45% per le utenze domestiche rispetto alla media europea, e viola il protocollo di Kyoto che impone per il 2012 la riduzione delle emissioni di gas serra del 6,5% rispetto a quelle del 1990″.
Un’analisi opportuna non può considerare solo i costi di produzione ma deve prevedere una comparazione anche tra danni ambientali, sicurezza degli impianti e riscaldamento globale soppesando le varie fonti energetiche tradizionali: petrolio, gas, carbone, energie rinnovabili e nucleare.
Per esempio quali sono i danni ambientali legati al petrolio anche rispetto al nucleare? Quali sono le ricadute ambientali lungo tutto il processo?
Solo attraverso una comparazione reale tra pro e contro delle varie energie, potremmo avere una visione approfondita.

Da Italoblog e Enerblog

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