lunedì 24 maggio 2010

Il nucleare: "Sbagliato stare fuori da questa tecnologia"

Il primo è stato Mario Tullo. «La lettera-appello al segretario Bersani firmata da settanta uomini e donne di scienza e di cultura vicino al Pd per il ritorno al nucleare? Se me la portano la firmo anch'io» ha affermato in un'intervista a Repubblica il parlamentare genovese. Ora tocca a Mario Margini, assessore allo Sviluppo Economico del comune di Genova e figura di riferimento del Pd genovese e ligure. «La lettera di Veronesi? Io dico che dobbiamo rientrare al più presto nella tecnologia nucleare» afferma Margini che, subito dopo, invita a mettere da parte quel dibattito "nucleare sì, nucleare no", che finisce inevitabilmente per diventare scontro. «Impostare la vicenda in questa terminiè sbagliatoe fuorviante - spiega - soprattutto perché non porta da nessuna parte. Anzi serve solo a radicalizzare le posizioni».

Invece, assessore Margini, come dovrebbe essere impostata la questione?
«Sulla base di un interrogativo molto semplice: può l'Italia restare fuori dalla tecnologia nucleare?» Può? «Io rispondo di no». Quindi condivide l'appello firmato da Umberto Veronesi e altre personalità di spicco della scienza, dell'economia e della cultura al segretario Bersani? «L'appello firmato da Umberto Veronesi sul ritorno all'atomo è un utile contributo al dibattito e come tale va colto. Ma attenti a cadere nella trappola delle centrali "sì o no"».
Che intende dire? «Impostare il ragionamento così come l'ha fatto il governo è stato e continua a essere un grave errore. La verità è che noi siamo fuori dalle tecnologie nucleari e dobbiamo assolutamente riprendere questo filone di ricerca».
Per far realmente decollare il dibattito, allora, che cosa si dovrebbe fare? «Cambiare passo, uscire dalla dicotomia centrali sì o no. Perché nucleare non vuol dire solo centrali, vuol dire anche altre applicazioni, come quelle nel medicale. Ma vuol dire anche decommissioning, cioè la capacità di entrare nella riqualificazione degli impianti obsoleti. Un paese industriale come il nostro può restare fuori da tutto questo?» Un altro interrogativo retorico? «Solo affrontando pragmaticamente la questione si potrà ripartire su questo fronte.

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