domenica 5 aprile 2009

Report: 1° parte


Domenica scorsa in Tv la trasmissione della Gabanelli era tutta dedicata al Nucleare. Ecco, il titolo della puntata: “Report: l’inganno”. E io aggiungo: L’ inganno di un’informazione a senso unico. Ma solo questo discorso meriterebbe un post a se, quindi torniamo a Report e all’atomo. Il programma inizia con “C’era una volta un’idea brillante (1953 il discorso di Eisenhower e l’atomo per la pace) che poi si trasformò in un’idea molto cattiva (i primi incidenti nelle centrali nucleari) che si avvia verso un lieto fine solare (adotta un kilowatt). Protagonisti della storia i contrari al nucleare in Italia.


La prima intervista è quella di Luigi Sertorio, che non si è espresso direttamente sulla questione dell’atomo, ma ha riportato quanto scritto nel suo ultimo libro “Cento watt per il prossimo miliardo di anni”. Ma ciò che pensa Sertorio riguardo il nucleare lo potete leggere su le nuove discussioni. Ecco il primo attore decisamente contro l’atomo.

Poi è la volta di Roland Debordes, Presidente del CRIIRAD che parlando del limite tra i rischi accettabili e quelli non accettabili del nucleare, fa intendere che nel primo gruppo è contemplato un TOT numero di morti. Ma chi sono questi della CRIIRAD? Sul sito si legge: La CRIIRAD, une commission de recherche et d’information indépendantes sur la radioactivité née depuis l’accident de Tchernobyl en Union Soviétique. Dopo una ricerca sul Web, leggo che alcuni blogger francesi la definiscono « une organisation affichant une certaine neutralité dans ses recherches, néanmoins proche de Greenpeace, l’organisation écologiste connue pour ses actions catégoriques dans la lutte contre le nucléaire ». Ovvero CRIIRAD è molto vicina a Greenpeace. Ok, ecco il motivo di quell’intervista. Ma andiamo avanti.

Si passa poi al rapporto tra OMS (Organizzazione mondiale della sanità) e AIEA (Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica), due grosse agenzie dell’ONU. Si accusa la prima di essere così dipendente dalla seconda da non poter nemmeno diffondere le proprie pubblicazioni senza un’approvazione da parte della seconda. Risulta debole l'intervista di Carlos Dora (attuale dipendente OMS) che nega alcun tipo di sudditanza, visto che Report ha ben organizzato lo schema: due contro uno. I due in causa sono un ex ricercatore (oggi in pensione) e un ex direttore dell’OMS. Entrambi d’accordo sulla dipendenza dell’OMS nei riguardi dell’Aiea per le questioni atomiche, il secondo dichiara: “…Per gli affari atomici militari e civili l’Aiea è l’autorità. Sono loro che comandano.” Ecco, su questo punto sollevo un solo dubbio: chi ha curato la traduzione? Perché magari l’intervistato non ha utilizzato proprio il verbo “comandare”.

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