mercoledì 14 luglio 2010

A proposito del "benedetto nucleare"...

Ho deciso di riportare in questo blog una lettera che, inviata all'Unità, non è mai stata pubblicata dal giornale. In questo modo spero di condividere con chi mi legge quello che la redazione della testata giornalistica ha deciso di tacere.


Caro Direttore,
ho letto con curiosità l'articolo "Benedetto nucleare" pubblicato il 6 luglio dal vostro giornale. E ho avuto la piacevole sorpresa di constatare che il Vaticano, su questo tema, si dimostra più laico e "illuminista" di tanta sedicente sinistra.

Ricorda infatti il presidente del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace, cardinale Renato Raffaele Martino, citando l'enciclica Caritas in veritate di Benedetto XVI, che la Santa Sede "è favorevole e sostiene l'uso pacifico dell'energia nucleare, mentre ne avversa l'utilizzo militare".

Esattamente quello che sostiene il presidente democratico degli Stati Uniti Barack Obama che mentre prepara il rilancio del nucleare (e delle fonti rinnovabili) nel suo paese promuove lo smantellamento degli arsenali atomici mondiali. Trasformare tutto questo in una banale manovra pubblicitaria mi pare quantomeno riduttivo.

Mi sono procurato e ho letto con attenzione il semplice opuscolo di cui parla l'articolo.

Non vi ho trovato nulla di diverso da quanto sostengono personalità sicuramente democratiche come il Nobel ministro per l'Energia degli Stati Uniti Stephen Chu, l'ex premier laburista britannico Gordon Brown, ambientalisti storici come John Lovelock. E, per venire a casa nostra, personalità della scienza come il grande fisico Carlo Bernardini, l'oncologo e sentaore Pd Umberto Veronesi, l'astrofisica Margherita Hack: se vogliamo davvero combattere il cambiamento climatico e ridurre la nostra dipendenza dagli idrocarburi (vedi marea nera nel Golfo del Messico e i ricatti della Russia nelle forniture di gas ai paesi dell'ex Unione Sovietica e all'Europa) non possiamo fare a meno del nucleare. Eolico e solare da soli non bastano.

Stupisce invece, spiacevolmente, vedere l'Unità e una parte dell'opinione pubblica di sinistra, sposare senza riserva una posizione che demonizza i progressi della scienza (le centrali di terza generazione non hanno nulla a che fare con quelle di Chernobyl) e dipingere chi esprime posizioni diverse dalle proprie come corrotto e in malafede.

Cordiali saluti.

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