lunedì 16 novembre 2009

La politica energetica della Gran Bretagna














Che l'Inghilterra stia pianificando la produzione di energia anche da fonte nucleare è una cosa ormai nota. Tuttavia, l'elemento introdotto dalla politica inglese è che ogni progetto di costruzione di un nuovo impianto sarà caratterizzato da una "stretta relazione" con il territorio coinvolto. Ogni discussione a livello locale, resterà tale, senza entrare nel merito delle infrastrutture nazionali. Il tutto sarà gestito da un organo indipendente (IPC), (e non da un ministro), debitamente consultato e approvato dal Parlamento.

Infine, sono stati individuati 10 siti idonei per le nuove centrali. Tra questi, quello di Dungeness è stato respinto, perchè accolte le obiezioni sollevate da parte di Natural England. Insomma, come riferito da Ed Miliband in parlamento: "Dire di no ovunque (in Ighilterra) non è nell'interesse nazionale".

Di seguito la fonte:

A new planning regime was proposed to aid the installation of nuclear reactors as well as large wind farms and their transmission lines. The key change here is that local hearings will debate only local issues and not question the national infrastructure needs. Those issues are to be handled by an independent Infrastructure Planning Commission (IPC) takign guidance from these National Policy Statements duly consulted and approved by parliament. Announcing the drafts in parliament, energy and climate change secretary Ed Miliband said: "Saying no everywhere would not be in the national interests."

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