martedì 17 novembre 2009

Greenpeace contro tutti: difendiamoci informandoci

Greenpeace è un'organizzazione ambientalista con caratteristiche particolari. È conosciuta per lo più per le manifestazioni contro l'industria chimica, per gli attacchi alle piantagioni biotech, per le tecniche spettacolari e aggressive utilizzate contro imprese che sarebbero la causa di "inquinamento". Slogan duri, campagne pubblicitarie vaste e diffuse, una grande capacità di apparire sui mezzi di comunicazione di massa, azioni dimostrative e un organizzatissimo ufficio stampa: questa è la forza di Greenpeace. Sulla base di questa capacità di "fare notizia" Greenpeace ha costruito un vero e proprio impero finanziario con decine di sedi e milioni di dollari.

Il nome di Greenpeace è associato sempre ai "grandi marchi". Greenpeace contro la Apple, contro la Porche, contro la Bayer, la Philips. Se è vero che più le aziende sono grandi e più potrebbero inquinare, è anche vero che non ci sarebbe gusto per questi "green" attaccare aziende poco conosciute. Semplicemente per il fatto che non avrebbero la stessa notorietà.

In particolare per il nucleare, dopo le bollette finte, ecco la trovata della farmacia. E ancora prima di queste due iniziative un altro volantino su cosa fare in caso di un ipotetico incidente.
Tre iniziative costruite "ad hoc" per fare leva sulle persone che, non istruite a sufficienza sul nucleare, (e questo è un problema di mancata informazione a cui il governo dovrebbe rimediare) ci “cascano con tutte le scarpe”.

Immaginate la vecchietta che riceve un volantino che riporta la bolletta elettrica con un importo triplicato e il ragazzo di greenpeace che la istruisce: signora, se non vuole pagare cara l'energia, deve dire NO al nucleare! O immaginate la signora che va al mercato e si imbatte sulla “farmacia nucleare”, proprio in questo periodo, poi che la gente è già spaventata dall’influenza suina e di vaccini. (l’importanza della riuscita di una protesta è anche dovuta la contesto in cui si manifesta: se questo è favorevole, la protesta ha più chance di attirare attenzione). Quindi, parlare di pillole e medicine in questo momento, facilita gli ambientalisti nella loro missione di accrescere ansie e timori sulle persone che non hanno abbastanza conoscenza per controbattere.

Queste pillole vengono distribuite in Francia alle famiglie che vivono entro 10 KM da una centrale nucleare, parchè in caso di incidente, l'ingestione delle compresse di iodio stabile è un modo semplice ed efficace per proteggere la tiroide contro gli effetti dello iodio radioattivo.
Queste pillole rientrano semplicemente in un sistema di sicurezza, molto ben strutturato e organizzato quando c'è di mezzo un impianto nucleare. Anzi se per ogni altro impianto e centrale ci fosse una gestione della sicurezza a questi livelli, non accadrebbero incidenti, che nonostante la loro gravità, passano in sordina.
Insomma, solo una cultura e conoscenza reale possono combattere queste iniziative "partorite" da una strategia di comunicazione di un impero finanziario come quello di greenpeace.

Per Approfondire qui la vera storia di Greenpeace

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