martedì 28 dicembre 2010

Il nucleare, "tema" scientifico del 2010

Anche nel 2010 l'energia nucleare è presente fra gli eventi scientifici dell'anno, soprattutto per due aspetti: da un lato come un mezzo per contrastare i cambiamenti climatici; dall'altro per la ricerca nel settore della scienza dei materiali, che si dimostra sempre di più lo strumento cruciale per le innovazioni tecnologiche in tutti i campi.

Per esempio la rivista americana Discover, classificando i 100 eventi scientifici del 2010, mette al venticinquesimo posto l'impegno del segretario all'energia americano Steven Chu, che si è adoperato per combattere il riscaldamento globale. Chu, premio Nobel per la fisica nel 1997, era stato nominato segretario per l'energia dal presidente Barack Obama, e si era subito distinto dai suoi predecessori repubblicani per un forte impegno in favore delle energie rinnovabili e per la partecipazione degli Stati Uniti agli accordi internazionali per ridurre le emissioni di gas serra. In questo impegno, il presidente Obama e il segretario Chu hanno segnato il 2010 anche per quanto riguarda l'energia nucleare.

La rivista Cosmos, invece, sceglie la ricerca, e premia fra le 10 innovazioni dell'anno i progressi ottenuti al National Ignition Facility di Livermore (California) per dimostrare la fattibilità della fusione nucleare.

Anche i centri di ricerca hanno stilato le proprie classifiche. Il Los Alamos National Laboratory (LANL) americano ha inserito una pietra miliare della ricerca nucleare nella lista delle 10 innovazioni scientifiche più importanti ottenute dai propri ricercatori: un nuovo materiale particolarmente resistente agli ambienti radioattivi, e che potrà dunque essere usato per le prossime centrali nucleari. I ricercatori del LANL sono riusciti a realizzare questa sostanza grazie alle nanotecnologie: costruendolo strato dopo strato, a livello di pochi atomi per volta, sono riusciti a ottenere doti di resistenza molto superiori rispetto allo stesso materiale realizzato con le tecniche tradizionali. È legata a questa scoperta un'altra innovazione importante compiuta dal LANL nel 2010: una sostanza in grado di autoripararsi, a sua volta promettente per la costruzione di reattori nucleari.

Da NuclearNews

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